La collezione del MMCC comprende attualmente oltre 300 macchine, così suddivise:
- circa 60 home computer Commodore (vari PET, VIC-20, C64, C128, C16, C116, Plus/4, vari modelli Amiga), Sinclair, Amstrad (linea CPC), Thomson (linea TO) e a standard MSX/MSX2, Acorn;
- circa 50 computer general purpose come Apple (IIe, IIc, Macintosh, Newton, PowerMac) e Atari (linee XE, ST);
- circa 60 workstation Unix prodotte da Digital Equipment Corporation (PDP, VAX), HP (Apollo e 9000), IBM (RS/6000), NeXT (NeXT Cube, NeXTstation), Silicon Graphics (Onyx, Octane, Indy, Indigo, O2), Sony (NWS) e Sun Microsystems (Sun-3, SPARCstation, UltraSPARC);
- circa 10 strumenti per la comunicazione, come telescriventi, terminali e sistemi di lettura di nastri perforati;
- circa 20 computer italiani, tra cui Olivetti, Mistral, Sagittarius, Compusys, Technoten.
- oltre 100 computer vari, tra cui Osborne, Sony, Tandy Radio Shack, Sharp, Epson, KayPro;
Attualmente non sono presenti macchine successive al 1999 (data fin troppo avanzata per poter parlare di “retrocomputing”), con l’eccezione di alcuni prodotti Apple che possono essere considerati a buon titolo punti di svolta nell’evoluzione degli strumenti informatici.
È presente anche una ricca collezione di software applicativo e di sistema, oltre a numerosissimi accessori (tastiere, mouse, stampanti, modem, tavolette grafiche, schede dedicate, controller di gioco). La maggior parte dei software sono ormai obsoleti, ma rappresentano pietre miliari nell’evoluzione dell’informatica.